LA BELLEZZA DI UNA MENTE CREATIVA - STANISLAW LEM RACCONTA L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE


Stanislaw Lem divenne famoso per il suo romanzo culto ''Solaris'', la storia di un'intelligenza incomprensibile incontrata su un pianeta alieno. La storia è stata adattata per il cinema due volte: da Andrei Tarkovsky nel 1972 e da Steven Soderbergh, con George Clooney nel cast, 30 anni dopo. Il romanzo fu pubblicato la prima volta nel 1961, durante il periodo più fecondo dell'autore, quando produsse anche le sue opere più famose, tra cui ''L'ospedale dei dannati'', ''L'Invincibile'' e ''I viaggi del pilota Pirx''.



Ma Google ha dedicato un doodle animato alla figura di Lem che incontra un robot gigante, per commemorare la pubblicazione del suo libro
meno noto ''Il pianeta morto'' (''Astronauci''), che fu pubblicato nel 1951, 60 anni fa. La storia della Terra sotto attacco da Venere che l'autore tenne in scarsa considerazione in età avanzata.


"Oggi io sono del parere che i miei primi romanzi di fantascienza sono privi di qualsiasi valore (nonostante il fatto che io abbia guadagnato consensi nel mondo attraverso le numerose edizioni). Li ho scritti - questo è il caso di ''Astronauci'' pubblicato nel 1951 - guidato da motivi che capisco ancora oggi, tuttavia il mondo che essi contengono è radicalmente diverso da tutte le esperienze della mia vita", spiegò lo scrittore in un'intervista (traduzione mia). "Tutto è così morbido ed equilibrato tra gli eroi [...]; l'ingenuità è presente su tutte le pagine di questo libro. La speranza che nel 2000 il mondo possa essere meraviglioso è davvero molto infantile... Come un ragazzo molto giovane, a un certo punto devo aver assomigliato ad una spugna che risucchiava i postulati proposti dal socialismo. Ero concentrato sul rendere il mondo sempre più positivo. In un certo senso mi sono ingannato perché i miei sentimenti e le mie speranze erano autentiche. Oggi sono un po' disgustato da questo libro".


Il doodle si ispira ai disegni di Daniel Mroz per la raccolta di racconti di Lem: ''Cyberiade'', pubblicato nel 1965.


L'autore, scomparso nel 2006 all'età di 84 anni, ha venduto più di 27 milioni di copie dei suoi libri ed è ancora celebrato oggi: l'editore SelfMadeHero ha recentemente prodotto l'adattamento dei racconti con il tema dei due robot, dalla sua collezione di Mortal Engines, in una graphic novel ''Robot..'' e la pubblicazione, all'inizio del 2012, della prima traduzione in inglese di ''Solaris''.


"Il lavoro di Stanlislaw Lem guarda al rapporto tra tecnologia e umanità, mettendo in discussione le motivazioni dietro la creazione di tale tecnologia. Un tema che diventa sempre più rilevante nella nostra epoca attuale", ha detto Emma Hayley, direttore editoriale di SelfMadeHero.


Per queste ragioni, a mio parere, questi romanzi sono da leggere e riscoprire. E, perchè no, da regalare. A voi piacciono i racconti di fantascienza?

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