DONNE E PRODOTTI DI BELLEZZA TRA ORIENTE E OCCIDENTE

I dati parlano chiaro: le donne giapponesi non uscirebbero mai di casa senza trucco. Il dato, soprendente, è il risultato di una nuova ricerca condotta da Kanebo Cosmetics International, brand nipponico del beauty. Per cinque anni Kanebo ha seguito le abitudini “estetiche” di gruppi di 450 giapponesi, cinesi, coreane del sud e taiwanesi fra i 18 e i 59 anni.
E ha scoperto che le donne di Tokyo amano ed usano il make-up più delle altre: questo perché nella loro cultura è di vitale importanza come gli altri le percepiscono e le valutano a livello estetico. Questo dato conferma altre ricerche svolte dalle più importanti industrie di cosmetici, fra cui il colosso mondiale L’Oréal. Tutti, Estée Lauder e Shiseido compresi, concordano sul fatto che l’importanza data ai prodotti di bellezza varia secondo il luogo in cui si vive.

Vediamo allora nel dettaglio le abitudini delle donne alle varie latitudini.
Tornando alle tokyote “risulta evidente che il loro principale scopo è risultare stylish e kawaii (carine) e di conseguenza si sentirebbero imbarazzate prive di trucco” spiega Sakae Nomura, responsabile del Laboratorio di Ricerca e Bellezza della Kanebo. E ancora: mentre le donne di Shanghai, Pechino e Taipei hanno come obiettivi primari guadagnare molto, fare carriera e apparire “intelligenti, femminili e di buon gusto”, a quelle di Seoul piace essere “sofisticate”. In Giappone l’obbiettivo primario è essere “ottime cuoche, gentili e dolci” qualità queste ultime in genere sottolineate dall'aspetto esteriore.

Forse non è solo una questione di quanto tempo si passa davanti allo specchio ma anche di quanto s’investe in bellezza.
Sempre secondo i dati emersi dalla ricerca di Kanebo le giapponesi spendono il 46% in moda e cosmetici contro il 41,2% investito in questi settori dalle donne di Pechino. E ancora, i dati sul consumo di make-up dicono che il 79.5 % delle nipponiche lo applicano 5 giorni alla settimana contro il 38 % delle donne di Shanghai. Inoltre, secondo la signora Sakae Nomura, tutte le intervistate hanno confermato di dare la preferenza ai cosmetici per gli occhi ed il viso.

E in Occidente? Nica Lewis, Consulente Responsabile di Mintel Beauty Innovation, è certa che le parole chiave del nuovo anno saranno “Less will be More”. In Europa e Stati Uniti cresceranno le vendite dei prodotti naturali: i cosmetici più graditi, soprattutto per la cura e pulizia del viso, saranno quelli con pochi ma importanti ingredienti, confezionati in maniera semplice e soprattutto meno cari.

L’Oréal, Estée Lauder, Shiseido e Kanebo evidenziano come esaminando il mercato mondiale del Beauty risulta che siano gli Stati Uniti a guidare i consumi seguiti dal Giappone e dall’Europa.

La classifica europea dei consumi, stilata dal Ministero Tedesco di Economia e Tecnologia, vede in testa la Germania, seguita da Francia, Italia, Gran Bretagna e Spagna. Secondo il sito di L’Oréal, lo scorso anno le donne statunitensi avrebbero speso la maggior parte del loro budget per make-up (viso, smalti, ombretti) e profumi e solo il 20% per i prodotti di skin care.
In Europa invece il 32% del totale dei prodotti venduti riguarda quelli per la pulizia e il nutrimento della pelle. In Giappone il settore detergenti, astringenti e idratanti copre il 39% della spesa totale mentre solo lo 0,3% è investito nel campo dei profumi.

Infine una curiosità tutta italiana: gli esperti dell'azienda newyorchese Estée Lauder, sostengono che l’ultima tendenza nel nostro paese è l’aumento dell’uso del fondotinta, che ha scalzato la predilezione per il rossetto. Sembra proprio che il desiderio della maggioranza delle donne per il 2011 sarà ottenere una pelle effetto seta e il più possibile naturale, al posto di labbra sensuali e occhi troppo colorati.

F. Palmeri - La Repubblica - gennaio 2011

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