
Negli ultimi tempi, poi, pare addirittura ringiovanito quest'uomo capace, per la prima volta in 30 anni, di sfornare un album che torna a svettare nelle classifiche di mezzo mondo. Con Modern Times, che per inciso di moderno non ha nulla, nel 2006 si è, infatti, piazzato di nuovo al primo posto delle chart, posizione che non raggiungeva dai tempi di Desire del '76. Se questo non bastasse, nel frattempo, Dylan ha anche vinto un Pulitzer e un premio Oscar, con la bellissima Things have changed, inclusa nella colonna sonora del film Wonder Boys. Questo vecchietto dal cuore giovane, inoltre, è impegnato in una tournée che prosegue praticamente ininterrotta dal 1988. Il cosiddetto (dagli altri, naturalmente) Never Ending Tour che lo porta a totalizzare dai 60/70 ai 100 e più concerti all'anno, da una parte all'altra del pianeta.

Troppi gli aneddoti, infinite le svolte. Delle canzoni leggendarie, poi, si perde facilmente il conto né è agevole sviscerarne l'intricato simbolismo. In fondo, ognuno ha il suo Bob Dylan. Basta soltanto accettare il fatto che quello vero è sempre anche qualche cosa di diverso. E questo è uno dei segreti di tanta longevità.
«There must be some way out of here» recitano i versi di apertura di All Along The Watchtower e, a pensarci bene, la vita di Zimmerman è stata tutta tesa a cercare una via d'uscita. Una fuga da quello che, di volta in volta, era diventato per milioni di persone. Eppure, c'è anche un altro modo di guardare alla sua lunghissima parabola. E cioè quello di pensarla come un moto circolare. Quel ragazzo arrivato come un vagabondo dalle fredde pianure del nord cercava, all'alba dei Sixties, di rifarsi ai grandi bluesman del passato e ai cantanti country degli anni ‘40 e ‘50. Poi, raggiunse la fama, lasciò tutti di stucco imbracciando la chitarra elettrica e si trasformò nell'uomo venuto per "mostrare la via" ai Beatles.
Ma oggi, dopo i flop degli anni '80 quando tentava di trasformarsi in una semplice rockstar,

Perfino l'abbigliamento, cappello texano calato sugli occhi e completo da cantante country, ci parla di quel mondo. Ad ogni concerto, viene annunciato da uno speaker che ripete: «Ladies and Gentlemen, the Columbia recording artist, Bob Dylan!», rievocando tempi remoti, nei quali l'etichetta contava più dell'artista.
Quest'uomo che stravolge le sue canzoni con arrangiamenti impensabili e con una voce tagliente e arrugginita come un attrezzo vecchio, ha conservato un fascino intramontabile. Proprio perché si esibisce sera dopo sera come un onesto artigiano, sempre più interessato all'ultimo disco che a quelli precedenti, non è finito prigioniero di un passato ingombrante pronto a tramutarsi in una pietra tombale. E' per sopravvivere alla leggenda, insomma, che Dylan ha dovuto fare a pezzi parte del suo stesso mito, rifiutando con ostinazione di lasciarsi imbalsamare nel ruolo di icona.

I riflettori di tutto il mondo si accesero, però, improvvisamente su di lui quando, nel '97, sembrò ormai prossimo alla fine, colpito da pericardite, una grave infezione che attacca il cuore. Ma Zimmerman si riprese e, ironico, dichiarò: «Pensavo veramente che avrei rivisto Elvis».
E allora eccolo qua, ancora capace di stupire e di far sentire la propria voce per quanto segnata dagli anni. Come quando, pochi giorni fa, ha deciso di rompere il suo proverbiale silenzio per smentire seccamente tutti quelli che lo avevano attaccato, accusandolo di essersi fatto censurare dal governo di Pechino, nella sua prima turnée cinese.
Che altro aggiungere? «Non è ancora buio - canta Dylan nella struggente Not Dark Yet - ma presto lo sarà». A guardare come se la cava a settant'anni suonati, viene voglia di aggiungere: non così presto, Bob…
M.Barbonaglia - Il Sole 24 Ore - maggio 2011
Ecco il video originale di una delle canzoni più famose e più belle di Bob Dylan: ''Blowin' In The Wind'' e, per chi non conosce l'inglese, la traduzione in italiano del testo.
How many roads must a man walk down,
before you call him a man?
How many seas must a white dove fly,
before she sleeps in the sand?
And how many times must a cannon ball fly,
before they're forever banned?
The answer my friend is blowing in the wind,
the answer is blowing in the wind.
How many years can a mountain exist,
before it is washed to the sea?
How many years can some people exist,
before they're allowed to be free?
And how many times can a man turn his head,
and pretend that he just doesn't see?
The answer my friend is blowing in the wind,
the answer is blowing in the wind.
How many times must a man look up,
before he sees the sky?
And how many ears must one man have,
before he can hear people cry ?
And how many deaths will it take till we know,
that too many people have died?
The answer my friend is blowing in the wind,
the answer is blowing in the wind.
The answer my friend is blowing in the wind,
the answer is blowing in the wind.
Quante strade deve percorrere un uomo
prima che possiate chiamarlo uomo?
E quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima di dormire sulla sabbia?
E quante volte devono volare le palle di cannone
prima di venir proibite per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quanti anni può esistere una montagna
prima di essere dilavata, fino al mare?
E quanti anni può esistere un popolo
prima di essere lasciato libero?
E quante volte può un uomo volgere il capo
e fingere di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quante volte un uomo deve guardare in alto
prima di vedere il cielo?
E quanti orecchi deve avere un uomo
prima di sentir piangere gli altri?
E quante morti ci vorranno
prima che capisca che troppa gente è morta?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
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